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Quando ho partecipato al primo corso di PNL ero davvero molto giovane e non avevo la più pallida idea che quello sarebbe stato l’inizio di una potente trasformazione personale.

La Programmazione Neuro-Linguistica mi ha catturato subito e mi ha dato gli strumenti che non solo hanno contribuito a gestire il mio stato d’animo, ma anche ad aprire nuove possibilità di vita e di lavoro.

La più importante abilità che ho imparato attraverso la PNL e che ha messo una nuova marcia ad ogni mia relazione è stata l’ascolto attivo.

Sia a livello personale che professionale, l’arte di ascoltare attivamente ha notevolmente migliorato e approfondito le mie relazioni con risultati incredibili.

Cosa vuol dire esattamente ascolto attivo?

C’è per caso un altro modo per ascoltare oltre quello che abbiamo usato fino ad ora?

In questo articolo troverai le risposte ad entrambe le domande.

 

Tipologie di ascolto: superficiale, conversazionale, attivo

Capita a tante persone che, durante una conversazione, la mente si distragga e, invece di ascoltare l’interlocutore, si vaga con i pensieri, si pensa ad altro, al passato oppure alle cose che si dovranno fare.

Questo avviene perché ci sono diversi modi di ascoltare le persone e, bada bene, che ho scritto la parola “ascoltare” che è qualcosa di completamente diverso dal “sentire”.

L’ascolto infatti avviene a vari livelli e secondo diverse modalità.

  • Ascolto superficiale

La sua unica pretesa è quella di mostrare partecipazione nella discussione. La persona può annuire o rispondere a monosillabi, anche se in realtà non è presente. Quando questo accade è molto difficile costruire un rapporto profondo con la persona che abbiamo davanti. Anche se a volte può tornare utile in occasioni noiose.

 

  • Ascolto conversazionale

In questo caso si ascolta e contemporaneamente si pensa alla risposta. Si ascolta, si pensa, si parla e così via. In questo caso l’attenzione si concentra su se stessi e sulla risposta da dare. A questo livello, stiamo conversando per parlare, non per ascoltare. Questo funziona per la comunicazione di tutti i giorni, ma non è abbastanza potente per stabilire un rapporto più profondo.

 

  • Ascolto attivo

L’ascolto attivo si ha quando l’ascoltatore è pienamente presente nella conversazione. Presta attenzione alle parole che vengono dette e parla per entrare in connessione con l’altro, facendo domande che gli consentono di andare davvero in profondità cercando di capire le motivazioni dietro le parole utilizzate ed eliminando completamente il giudizio. Nel fare questo i Practitioner di PNL si affidano all’uso del metamodello.

 

Che cos’è l’ascolto attivo e perché è importante

Ora sappiamo che esistono diverse tipologie di ascolto e immagino ti saranno tornate alla mente tutte le situazioni in cui hai utilizzato uno piuttosto che l’altro.

Quello che interessa a noi è ovviamente l’ascolto attivo, l’unico che ti permette di entrare davvero in connessione con le persone.

Volendo dare una definizione di ascolto attivo, possiamo dire che

l’ascolto attivo è il modo di ascoltare di una persona sinceramente interessata agli altri, che cerca di comprendere le motivazioni, i punti di vista e le aspettative degli altri dietro le parole e che è capace di eliminare qualsiasi tipo di giudizio nel processo di ascolto.

Per fare questo è necessario un approccio attivo, propositivo, di chi non si limita ad ascoltare in silenzio ma dialoga con l’altra persona per andare più in profondità.

Non a caso l’ascolto attivo è definito anche ascolto profondo, proprio perché si cerca di andare alle base, alle motivazioni principali, agli obiettivi finali di una specifica comunicazione che spesso si nascondono dietro le parole.

E per fare questo bisogna fare attenzione a tutti i segnali. Non basta ascoltare le parole, ma è necessario anche considerare il tono di voce, la postura, il linguaggio del corpo, le emozioni che vengono fuori in una conversazione.

Gli strumenti della Programmazione Neuro Linguistica aiutano proprio a notare questi aspetti e a comprendere le persone e la loro comunicazione.

I metaprogrammi, il metamodello, la calibrazione e rapport sono tutti strumenti utili a comprendere nel modo più chiaro possibile l’interlocutore.

A chi mi chiede perché l’ascolto attivo è importante mi piace rispondere con una motivazione molto semplice:

ascoltare l’altro in modo attivo è l’unico modo che abbiamo per comprenderlo, e quanto più saremo in grado di ascoltare più saremo in grado di comunicare.

 

Tecniche di ascolto attivo per esercitarti subito

Compresa l’importanza dell’ascolto attivo, ti starai chiedendo ora come iniziare ad ascoltare attivamente.

Proprio per questo voglio condividere con te cinque tecniche di ascolto attivo da mettere in pratica immediatamente e che sono certo ti saranno utili così come lo sono state per me.

 

1. Guarda negli occhi ed evita distrazioni

In molte culture occidentali il contatto oculare è considerato l’ingrediente base per migliorare la comunicazione. Prenditi le giuste attenzioni da dare al tuo interlocutore, non distrarti a guardare se ti è arrivato un messaggio su Whatsapp o a controllare quanti commenti ha avuto l’ultima foto che hai postato su Facebook.

 

2. Mantieni una mente aperta ed elimina il giudizio

Ascolta senza giudicare o criticare mentalmente ciò che ti viene detto. Ascolta senza saltare alle conclusioni, non essere un “completatore” di frasi interrompendo la persona prima che abbia finito. Di solito diciamo ai bambini di non interrompere ma spesso andrebbe ripetuto anche a molti adulti.

 

3. Astieniti dai consigli non richiesti

Quando ascolti qualcuno che ti sta parlando di un suo problema, astieniti dal suggerire subito le tue soluzioni. Molte persone non vogliono consigli e preferiscono trovare da soli la soluzione. Quindi se proprio vuoi dire cosa faresti tu almeno chiedi il permesso: “Vuoi sentire cosa ne penso?”

 

4. Prima di fare domande o intervenire aspetta una pausa

Quando non capisci qualcosa, naturalmente potrai chiedere al tuo interlocutore di chiarirtela. Ma invece di interrompere, aspetta che la persona faccia una pausa, poi dì qualcosa come “aspetta un secondo, non ho capito cosa stavi dicendo su…”. In questo modo dimostrerai di avere rispetto per ciò che ha detto e di essere molto interessato.

 

5. Empatizza con l’altro

L’empatia è il cuore e l’anima della buona capacità di ascolto. Per sperimentare empatia devi metterti nei panni delle altre persone e consentire a te stesso di provare quello che sta provando l’altro in quel momento. Nonostante questo possa non essere sempre facile e richieda energia e concentrazione, è uno dei fattori più efficaci per facilitare la comunicazione.

Questi erano alcuni consigli per l’ascolto attivo che puoi mettere subito in pratica.

Se vuoi imparare davvero ad ascoltare e scoprire le tecniche più avanzate, ti consiglio di iscriverti al PNL Practitioner.

Attraverso gli strumenti della PNL scoprirai come è possibile comunicare e relazionarti in maniera efficace in ogni situazione.

E acquisirai anche la capacità di ascolto attivo che, per me, resta la tecnica più potente della PNL e della comunicazione.

Ti aspetto al PNL Practitioner (clicca sul pulsante in basso per tutte le info sul corso)

Dr Roberto Castaldo